Kinect

by Luca

17/11/10



Matteo Bittanti
«Rende virtuale il reale anziché realizzare il virtuale. È a prova di idiota e reinventa l’idea stessa di interfaccia, eliminandola del tutto. Dimostra che i mimi avevano capito tutto».

Vi siete mai chiesti come potranno essere le future interfaccie multimediale per l'utilizzo dei nostri dispositivi digitali? Nel corso dello sviluppo tecnologico dei nostri tempi se lo sono chiesti in molti e tanti altri hanno proposto le proprie idee. Inizialmente, abbiamo usato un’interfaccia ad hoc: il mouse, inventato da Douglas Engelbart sul finire degli anni ’60. In tempi più recenti ci siamo serviti direttamente delle nostre appendici mobili, indice-pollice-medio, per tastare gli schermi multitouch che hanno trovato in iPhone e iPad la consacrazione. Si tratta, in tutti i casi, di interfacce tattili: tocchiamo letteralmente con mano delle superfici materiali, fatte di atomi, per influenzare il comportamento dei bit.

Nel 2005, Nintendo ha trasformato la nozione stessa di interazione, animando il corpo dell’utente insieme a quello del suo avatar (con la Wii). I fitness game, programmi di allenamento basati su meccanismi ludici, sono solo una delle innovative applicazioni rese possibili dal nuovo controller (il WiiMote). E i 22 milioni di copie vendute di WiiFit sono la dimostrazione che per cambiare le regole del gioco a volte bisogna reinventare la ruota, che nel caso delle console è il sistema di controllo. A un lustro di distanza, Microsoft promette un’ulteriore rivoluzione con l’innovativa telecamera tridimensionale Kinect. Kinect elimina il controller fisico, o meglio, trasforma il corpo del giocatore in un controller. I movimenti dell’utente sono catturati da una webcam collegata a Xbox 360 e trasformati in corrispondenti azioni sullo schermo.

In poche parole la versione "easy" di  Minority Report, un progetto che ha avuto molti anni di incubazione (nome in codice, Project Natal) e che ha visto collaborare alcuni dei più grandi esperti mondiali di interaction design, ovvero di interazione uomo-macchina. Ed è proprio questo il punto: Kinect punta a cambiare per sempre il nostro rapporto con i computer. In pratica, con i videogame di Microsoft non ci sarà più nessun controller, non avremo nulla in mano, nè sotto i piedi: il computer riconoscerà i nostri movimenti e il gioco partirà. C’è di più: il vero obiettivo di Microsoft è integrare questa tecnologia a tutti i nostri dispositivi elettronici, dalla televisione ai computer. Potremo scorrere le nostre librerie audio e video, ingrandire fotografie, setacciare terabyte di dati muovendo le nostre mani in aria.

Stiamo forse per entrare in un’era post-digitale, un’era in cui il corpo si colloca al centro dell’interazione anziché ai margini? Le interfacce di controllo diventeranno completamente invisibili? Getteremo il telecomando una volta per tutte?

-vai wired.it